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“La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l'immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti.”
MARK VICTOR HANSEN

Dreadlocks

Mi sembra dovuta una pagina dedicata ai dreadlocks, li ho da nove anni e spesso mi viene chiesto: ma come si fanno? Li lavi? Li tagli? Ti preparano il caffè la mattina? ...Ecco le mie risposte.

FARE I DREADLOCKS

La prima fase è l'unica in cui serva l'aiuto di un'altra persona, che si deve occupare di dividere la testa in ciocche a base quadrata (come per le treccine) e di cotonarle (si tiene la ciocca con una mano e con l'altra si pettina al contrario). 
Poi io ho fatto sempre tutto da sola con l'aiuto di un semplice uncinetto 0.6. Io preferisco lavorare con un uncinetto finissimo, che mi permette di tirare pochi capelli alla volta ottenendo un risultato più preciso. E' però difficile da trovare e vi consiglio di usare il più piccolo che trovate. 
In una mano tieni il dread tra pollice e indice, con l'altra prendi l'uncinetto e attraversi il dread passando tra le due dita, aggancia qualche capello e torna indietro (verso il dread). Quando sei con l'uncinetto al centro del dread sgancialo. Questo movimento deve diventare automatico, in modo che si possano fare anche quelli dietro senza vedere. 
Io poi li ho anche chiusi sulle punte, rigirando i capelli finali e procedendo allo stesso modo. 
Il primo mese, per poter avere una testa guardabile, bisogna impegnarsi parecchio: uncinetto in mano ad ogni momento libero. Una volta che i dreads sono abbastanza compatti si può dedicare sempre meno tempo. 
Per mantenerli: quando la base risulta non fatta per qualche centimetro (il tempo dipende dalla propria ricrescita) si può procedere rimettendo dentro i capelli. 
Una volta che hanno raggiunto una lunghezza per cui diventavano un problema li ho tagliati...e ho rifatto le punte. Questa è la cosa che ha sempre destato stupore, ma le ragioni sono semplici: non volevo rinunciare ai miei dreads, ma non volevo neanche che essi fossero un problema, così ora quando mi gira spunto quei dieci centimetri. 

LAVARE I DREADS

Dato che i dreads sono capelli aggrovigliati tra loro si lavano normalmente, solo con lo shampoo. L'unico accorgimento, in base alla mia esperienza, è di non utilizzare il balsamo (che serve a sciogliere i nodi e quindi non ci serve) e di evitare gli shampoo con azione districante. 
Consiglio, dopo averli lavati e sciacquati, di immergerli in un catino d'acqua per qualche minuto. Questo perché se non sciacquati bene potrebbero trattenere lo shampoo, lasciandoli un attimo ammollo si evita il problema. 
Asciugatura: più sono ben fatti e più sono lunghi più tempo ci vuole. Prima di tutto vanno tenuti avvolti nell'asciugamano. I primi anni è meglio non utilizzare il phon, l'aria potrebbe velocizzare l'uscita di capelli. Io dopo qualche anno ho acquistato (costo tipo 10 euro) una cuffia con un tubo che si collega a distanza al phon. Praticamente asciuga i capelli scaldando l'aria all'interno della cuffia senza districarli. Credo che si possa utilizzare già da subito, purtroppo io non ne conoscevo l'esistenza i primi anni. 
Comunque dopo 7 anni sono passata all'asciugatura diretta col phon. Prima sempre nell'asciugamano, poi phon. Quando sembrano asciutti esteriormente è un'illusione (non riguarda quelli sottili sottili). Io di solito dopo un'ora o due riaccendo un po il phon, perché la parte interna non si asciuga subito. 

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